Norimberga. Processo al processo (Italian Edition) by Leandro Castellani

Norimberga. Processo al processo (Italian Edition) by Leandro Castellani

autore:Leandro Castellani [Castellani, Leandro]
La lingua: ita
Format: epub
Amazon: B00STLCXE8
pubblicato: 2015-01-25T23:00:00+00:00


OBBEDIRE AGLI ORDINI

“Naturalmente – conclude Karl D. Bracher - l'argomento principe della difesa era l'obbedienza agli ordini, pena la propria vita. Ma questo argomento non vale certo per gli imputati di Norimberga, che erano tutti personaggi di primo piano, quelli che "davano" gli ordini. L'argomento dunque non può valere nel caso di questi imputati.

Quelli che furono giudicati a Norimberga ‘erano’ il regime nazista. Comunque abbiamo tratto un insegnamento da tutto questo: gli ordini, anche gli ordini militari, non vanno eseguiti alla cieca, ma che chi esegue un ordine ha una certa corresponsabilità. E' un principio che allora era ignorato oppure controverso. Tutti facevano riferimento al giuramento fatto. Oggi anche nella legge militare si sottolinea la corresponsabilità dell’esecutore di un ordine. Quindi anche il subalterno, che esegue un ordine deve porsi la domanda se non vada contro certe fondamentali regole morali eseguendo un certo ordine.

La questione è particolarmente attuale oggi che esistono delle armi terribili, le armi nucleari. Si pone allora una domanda: se è contrario alla mia coscienza prender parte a una guerra che sarà condotta con armi nucleari, quali possibilità ho io di rifiutarmi a prendervi parte? Dunque negli stati, nelle costituzioni, nei partiti, nei sistemi politici sarà necessario un ampio dibattito per stabilire sino a che punto il singolo individuo abbia il diritto e il dovere, in una situazione del genere, di obbedire non all'ordine ricevuto ma alla propria coscienza. E possiamo suddividere gli Stati in quelli che accettano o rispettano una tale obbiezione di coscienza, e fino a che punto, e quelli che non l'ammettono, quelli in cui gli obbiettori di coscienza vengono processati o addirittura giustiziati. Credo sia una distinzione molto importante.

Per quei tempi poteva essere comprensibile far riferimento agli ordini ricevuti, in quante nel Terzo Reich era effettivamente pericoloso, almeno per i gradi subalterni, rifiutarsi d'eseguire un ordine. Ma ci sono stati anche esempi di persone coraggiose, di combattenti nella Resistenza, che hanno costituito un punto di riferimento proprio nel rifiuto d'eseguire certi ordini. E non tutti sono stati giustiziati. E' un rischio, ma un rischio che qualcuno fu disposto a correre.”



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